Puoi vedere anche il video (nel video manca il proseguimento della sua storia):
Vilma è un'ex potente maga, non conosceva Gesú Cristo, nessuno le aveva mai parlato di Lui. Per tutta la testimonianza, non dimentichiamo mai questo particolare, che Vilma non conosceva Gesú, né tanto meno la storia di Gesú e la Sua crocifissione. Ma Gesú stesso, in persona, le fa vedere tutto quello che Egli soffrì…
" Figlia di pelle scura, con madre di discendenza europea e padre di discendenza africana. Sono l'unica dei quattro figli che ha ereditato le caratteristiche delle persone nere. Così nessuno a mai creduto che fossi figlia di mia madre.
Ho sofferto sulla mia pelle la lotta tra razze, culture e società. La gente mormorava sempre: "Questa è una serva". Mi prendevano in giro: "La mamma ti ha trovato sulla porta, non sei figlia sua". Questo fece crescere in me sentimenti di aspro, rifiuto, mi sentivo disgustata…degradata, pensavo:"perché sono così diversa?". L'idea che Dio avesse creato tutto non mi piacque. Perché pensavo: "allora perché mi ha creata così".
Vivevo in un quartiere benestante, c'era gente ricca, gente di cultura, l'elite e la gente bianca. Lì non tutti mi volevano, uno non si rende conto del male che può fare ad un bambino, guardandolo con disinteresse, ma mi rendevo conto che nessuno mi voleva.
Quando sentì parlare di Dio, tornata a casa chiesi a mio padre:"chi è Dio?" Papà disse, colpendo la sua tasca: "Dio figlia è il denaro nella tasca di chi lo possiede".
Le cose peggiorano per molti anni, mi ricordo che mi svegliai una notte e di fronte alla porta c'era un uomo tutto nero, e la sua ombra stava sul mio corpo. Percepivo la sua ombra come un monte, potevo vedere la sua figura ma non il suo volto.
Una notte presi coraggio e chiesi: "Chi è lei?" E da quella figura salì una voce di un uomo, medio ronca e disse: " io sono il diavolo" e persi conoscenza.
Da quando mi avvicinai al candomblè [una religione africana] nuove forze presero il controllo del mio corpo. Nessuno pensa di nascere stregone, si tratta di un percorso, di circostanze, che spingono una persone a bussare alle porte di chi possa educare gli spiriti, in modo da ingraziarseli e loro saranno dei giustizieri.
Così da quando mi coinvolsi nel candomblè, si manifestarono anche nuovi problemi morali, non solo psicologici ma anche comunicativi. Un odio tremendo nacque verso la mia famiglia, verso la stessa società. Frequentai gente della peggiore specie, gangsters… nel tempo della gioventù depravata, quando la gente sniffava e beveva molto... In qualche modo volevamo aggredire la società, mia madre bianca, tutta la gente.
Qualcosa mi faceva credere di avere così tanto potere nel corpo da poter distruggere il mondo intero. Nella mia vita sono passata per tutto ciò che sia possibile immaginario. Ma Infondo penso che stessi cercando una risposta.
Fin quando arrivai, dopo essermi compromessa tanto, e aver commesso tante malvagità, dopo aver lavorato per tantissima gente, comprese persone importanti del mio paese, un giorno bussai alle porte della magia nera.
Mi diedero da indossare un abito nero… eravamo in un conciliabolo a porte chiuse, in una stanza tutta buia, dove si invocava il signor Lucio [Lucifero] il principe di tutti gli spiriti di ogni forma di occultismo. È stata una notte davvero singolare della mia vita. Essendo chiaroveggente non vedevo mai spiriti ad occhi chiusi, ma sempre ad occhi aperti, come si guardano le persone e si materializzavano tante volte. Udì una voce fuori e mi voltai… perché eravamo tutti con la faccia a terra, davanti ad una candela nera e una rosa, stavamo iniziando una seduta di magia nera, quando vidi entrare un uomo.. (senza corna ne coda) era molto bello alla vista, ma quando mi guardava il mio corpo aveva come un attacco….intorpidito, anestetizzato. Quando riabbassai la testa lui entrò. E si manifestò nella donna che presidiava quella seduta: "la strega principale".
Venne indossando una corona d'oro, un abito nero, un pugnale e un tridente nelle mani. Venne diretto verso di me e disse: "Tu! Io ti sto aspettando qui dal giorno in cui sei nata. Voglio fare un patto eterno con te."
Oggi glorifico Dio, perché se Lucio (Lucifero) mi aspettava lì dal giorno in cui sono nata, per occupare un posto di rilievo nella stregoneria, la parola di Dio mi dice che prima che io fossi concepita nel ventre di mia madre, Dio mi aveva scelta.
Ma allora tutti mi stimavano, mi trattavano con riverenza, perché avevo potere, potevo influenzare le persone. Agivo sempre per rivelazione…uno stregone agisce sempre per la propria fede e la propria convinzione. Nella magia nera c'è gente molto importante: artisti, politici, gente molto famosa ci cercava. Alcune che ho servito erano grandi nomi. Ero molto conosciuta, infelicemente, per cercare la transitorietà della gloria, della fama, di tutto ciò che può offrire la terra; ai piedi di Lucifero, il principe dei demoni. Ma a volte ho sentito dall'entità affermare: " io do con una mano, ma chiedo con due". Questi episodi mi fecero riflettere…
Una notte nel bel mezzo di una seduta, una donna ci cercò perché voleva che uccidessimo una donna, una cristiana. La prima volta che ebbi a che fare con l'Evangelo, cioè con un evangelica [cristiana] fu durante un culto di magia nera. Avevamo ricevuto un insegnamento contro i cristiani evangelici, che erano i nostri nemici numero uno. Per causa di questi cristiani evangelici la terra non poteva essere dominata dal Principe giustiziero Lucifero. Pertanto dovevamo combatterli, umiliarli, distruggerli ogni volta che fosse possibile. E quando questa signora venne per uccidere la sua vicina, cominciò a descrivere il suo carattere (Io ero la segreteria di Lucifero in quel momento…) diceva: "lei prega sempre il suo Dio, lo glorifica sempre, canta lodi in continuazione…non è come una delle adoratrici della vergine Maria... Lei dice che i nostri spiriti sono demoni e afferma con certezza che un giorno andrà in cielo.
E mentre ascoltavo questo discorso, pensai: "ora sì che voglio distruggere tutta questa gente, tutti i cristiani". Ma quando il diavolo irruppe con la mano disse: "No, basta! Non proseguiamo perché non posso nulla contro questa donna. Lei ha uno spirito superiore al mio, contro il quale io non ho potere".
Allora mi domandai:" Chi sarà questo spirito superiore che hanno i cristiani evangelici". Sul momento, per non aver mai avuto a che fare con l' evangelo, pensai che tutti i cristiani sono i peggiori fattucchieri, i peggiori maghi del mondo. Perché davanti a loro il nostro principe supremo doveva fermarsi.
Ma oggi che conosco la verità… quando la verità mi liberò, io capì il segreto dei cristiani evangelici. Ognuno di questi "piccoletti", sia esso analfabeta, ignorante o grande e colto, non importa, l'importante è aver lavato le sue vesti col sangue di Gesú. Più di 8 mila promesse di Dio nella Bibbia, la parola del Signore, sono per loro.
Trascorso un certo periodo cercai di allontanarmi, quando partecipai alla morte di un imprenditore. Buttai via tutti i miei oggetti di lavoro. Avevo altatari, abiti, tutto ciò che si usa per manipolare nello spiritismo, li buttai in un fiume… pensando che liberandomi dell' esteriore avrei tirato fuori ciò che realmente governava il mio corpo. Quando ritornai a casa, dentro la mia stanza, Lucifero entrò materializzandosi, eravamo faccia a faccia. Quando puntò il dito sul mio naso... Non potrei mai scordare il suo odio e come mi sentivo impotente quando si avvicinava. Mi disse: " tu sei mia, nessuno che mi appartiene mi abbandona come tu stai pensando di fare. Perché io sono il diavolo il mio nome è Lucifero, io sono satana tuo padrone! Se provi a lasciarmi ti porto all'inferno. Io mai, ripeto, avrei creduto nell'inferno. Pensavo che sarei morta quando sarebbe arrivata la mia ora, forse come spesso mostra la scienza. Che lì uno sta volando…sta riposando…o in un luogo…semplicemente finisce. La reincarnazione magari, che è parte della dottrina dello spiritismo; si muore e ci si reincarna in un'altra cosa, per pagare i nostri peccati. O un po' della dottrina cattolica: muori e vai al purgatorio, per un certo tempo…(ma tutto questo è falso!)
Ma quando il diavolo si presentò a faccia a faccia e nominò l'inferno, tentai di contraddirlo, di affrontarlo, mi sentivo molto forte. Non capivo che in quel momento il potere che avevo non era mio. L'uomo è totalmente impotente di fronte al diavolo. È per questo che la parola di Dio dice, che Gesù è apparso per distruggere le opere del diavolo. Perché sapeva che nessun uomo poteva affrontarlo per come realmente è.
Quando il diavolo mi minacciò, lo affrontai e gli dissi: " non voglio mai più distruggere nessuno". Allora mi afferrò per il collo e mi disse: "allora ti porterò all'inferno ora! Sapevi che nessuno contro di me può" ( è un detto nello spiritismo).
Quando mi prese per il collo, al contrario di ciò che credevo, sì aprì un abisso sotto i miei piedi e io cominciai a scendere… era come un abisso fangoso. Tutte le tenebre in cui vivevo e il vuoto che c'erano nella mia vita, non era paragonabile a quel tremendo abisso, che è la destinazione eterna per quella persona che non ha mai conosciuto la verità.
Io scendevo in quell'abisso, provavo a sostenermi e lui mi teneva stretta per il collo. Così pensai:"ecco la morte di uno stregone, di tutta la gente che vive ingannata serva dei demoni.
Ad un certo punto disse: "là c'è il tu corpo". Io guardai e vidi mio corpo morto sopra un letto. In quell'istante un nome attraversò la mia mente..una frazione di secondo e io pensai: "se esiste un Dio più grande di Lucifero, se mi salva ora, voglio essere sua serva e schiava per il resto della mia vita.
È in quel momento per la prima volta, vidi aprirsi il cielo… un raggio di luce, come qualcosa di glorioso accadde su di me e Lucifero in quel momento cadde di spalle per terra. La parola di Dio dice: "chiamami ed io ti risponderò'. Non avevo mai sentito questo messaggio. Questo messaggio è per tutti quelli che stanno leggendo ora, che hanno la necessità di chiamare qualcuno che gli risponda ora, e che li liberi…
Lì per me si stava manifestando nella mia vita per la prima volta il grande potere di Dio. Ho visto Lucifero a terra, per me era un re, un dio, un signore. Ma ora mi rendevo conto che c'era una rivalità, due forze, due governi, o meglio due principi che lottavano per il controllo della mia vita.
Quando vidi la luce dall'alto, la verità, mi liberò e da lì accadde qualcosa, quel principe che in alcun modo vuole desistere nel distruggermi, mi dichiarò guerra, cioè pretese spirituali… è per questo 7 giorni dopo persi una bambina.
Ogni settimana c'era un colpo nuovo contro la mia famiglia... Fin quando una notte tornando a casa appresi una cattiva notizia.. Mia madre era allo stato terminale della tubercolosi. Sul momento ero titubante, entrai nella mia stanza e pensai che chi nasce per questo, non può più uscirne (perché questa è la legge dello spiritismo). Allora lo invocai… quando arrivò nuovamente materializzato mi disse: " io avevo un patto con te e tu lo hai infranto. Ora io non voglio più un patto con te, voglio il tuo sangue, voglio la tua vita e voglio la tua anima". Risposi dicendo: "però mia madre non c'entra nulla con tutto questo". Lui disse: " voglio distruggere tutta la tua famiglia, e poi ti porto con me, perché tu sei mia".
Una cosa che satana non ha verso i suoi schiavi è la misericordia. Mi disse: "la tua vita in cambio della sua, sali sopra un ponte e buttati sotto un treno". Così la notte di 15 giorni dopo era tutto pronto, i soldi per la sepoltura già sistemati, così come le lettere di addio. L'indomani mi sarei recata al lavoro e trovandomi nei pressi di una stazione, mi sarei gettata dal viadotto… sotto il treno, affinché l'anima di mia madre fosse liberata, consegnandoli la mia. Ma io non sapevo che il diavolo non dice mai la verità…è il padre della menzogna.
Così quella notte andai a letto, come se fosse l'ultima della mia vita. Non avevo nessuna voglia di dormire. Non so come si sentano le persone che ascoltano la mia storia, con voglia di morire, di autodistruggersi, ma…è terribile! Non ci sono parole per descrivere l'ultima notte di un omicida, ripercorrevo la mia vita, e nell'oscurità della mia stanza pensavo: "perché sono nata? la mia vita è insipida…è strana… non ha nessun senso. L'uomo nasce solo per morire, per andare all'inferno…". Mi facevo un'infinità di domande, fino a notte fonda. Quella che gli stregoni chiamano "l'ora grande", adesso posso dire che era l'ora di Dio nella mia vita.
Tutto a un tratto dall'alto una voce mi domandò: " E se io ti dicessi che Dio esiste?"
Per prima cosa Dio mi fece disimparare tutti gli insegnamenti d'infanzia di mio padre. E quando la voce disse questo, io reagii con violenza. Davanti a me c'era tutta la mia vita, sofferenze…rifiuti..tutto quanto. Ed io contrariata risposi: "No, no, non esiste Dio! Se ci fosse Dio non ci sarebbe la guerra, la povertà... Non esiste Dio!".
Guardate quello che fanno i demoni. Loro allontanano l'uomo da Dio,facendo accusare il Dio del cielo per tutti i disastri che loro causano, perché sono loro a causarli.
Per la seconda volta la voce mi disse: " e se io ti dicessi che esiste un Dio onnipotente?". Questo fu scioccante per me, totalmente sconosciuto. Conoscevo molte divinità, molti principi, molte entità, ma un Dio onnipotente…. a questa idea ebbi timore, perché tutti i miei peccati cominciarono a manifestarsi davanti a me… credevo che mi volesse accusare. Ebbi timore perché pensai: " se esiste un Dio onnipotente, non deve piacergli nulla della gente come me, e per difendermi, immediatamente reagì dicendo: " Ma neanche a me lui piace!".
È così per la terza volta, una voce dolce…Soave, mi disse di nuovo: " E se io ti dicessi che esiste un Dio onnipotente che ti ama così come sei?"… io reagì, mi misi le mani davanti al volto e cominciai a piangere, a dirotto. Pensai: "che bello se ci fosse un Dio che mi amasse con tutti i miei errori, con questo passato, con questo marciume.
E mentre piangevo una luce fortissima entrò nei miei occhi. Tolte le mani dagli occhi, davanti a me, c'era una luce forte, talmente forte che non riuscivo neanche a guardare. Qualcosa di sconosciuto stava davanti a me. Io conoscevo mille principi, fui sempre chiaroveggente nella mia vita, sempre legata al mondo spirituale. Avevo visto tante cose, ma mai una luce così; volevo avvicinarmi ma mi accecava.
Non avevo idea di chi stava in quella luce. Allora le mie mani e il mio corpo si raggirarono all'indietro e quando caddi di spalle, i demoni a loro turno, iniziarono ad entrare nel mio corpo. Potevo vedermi a terra e ascoltare i demoni che urlavano parolacce, bestemmie, insulti. Mi agitavano a terra come un serpente, mi resi conto che ero posseduta da un nemico di quella luce che si stava avvicinando a me.
Al pensiero mi misi a piangere, allora reagì, come reagisce una strega…piangendo dissi:" vedi Dio, tu sei ingiusto, sei maligno. Perché hai permesso che venissi al mondo per fare così tanta malvagità e ricevere nel mio corpo il prezzo del male che ho fatto?".
Non potevo guardarlo un secondo, ma mi sembrava come se mi stesse guardando serio. Volevo ferirlo in qualche modo, gli dissi:"io ho sofferto tanto in questo mondo, molto più di tuo figlio" (Perché alcune volte ho sentito parlare, da qualcuno, che Dio avesse un figlio).
Quando percepì la sua reazione (perché non potevo guardarlo) percepì di essere sollevata dal suolo, trasportata nell'aria e posta in un luogo. Allora aprì gli occhi e vidi la scena che cambiò tutta la destinazione eterna della mia anima. Migliaia di persone erano in una piazza grande, c'era un edificio in fondo, le colonne, la moltitudine di gente… pensavo: "che strano cosa ci faccio qui?" Perché l'atmosfera ed i costumi erano di un'altra epoca.
La gente gridava, qualcosa stava accadendo in direzione di quell'edificio. Cominciai a farmi strada tra la gente, per vedere cosa accadeva là davanti. Vidi un cordone umano di soldati, vestiti come nell'epoca romana. Molti altri soldati erano nelle scale e un uomo sopra una grande sedia indicò uno che era legato, in un luogo pieno di soldati, legato ad una colonna.
Quest'uomo disse: "che ne farò di Gesù di nazareth?" il nome mi colpi molto perché io conoscevo vari "cristi", come il cristo di Plata, [statua di un Cristo redentore a Porto Plata, Rep. Domenicana] il Gesú di Bonfim….[Bonfim, di origine portoghese, è un'usanza popolare (contro il vero Gesú Cristo), un nastro porta fortuna colorato che si mette al polso per augurare buona fortuna, come ad esempio per le nascite.] Ochalà, che era una ramificazione di un dio.[Il Cristo Ochalá. Una divinità del Candomblè e dell’Umbanda].
Ma mai avevo sentito "Gesù di Nazareth". E quando l'uomo puntò il dito alla colonna, dove era legato quest'uomo, disse: " che ne farò di Gesú di Nazareth? " la gente cominciò a urlare rabbiosa: "crocifiggilo, crocifiggilo". [Vilma non conosceva la storia di Gesú]
Incoscientemente alzai le mani e cominciai ad urlare, mi venne una rabbia dentro e un odio, pensavo: " che ci faccio qui io, che c'entro io con quest' uomo?"
E girandomi vidi una scena che mai potrò dimenticare…. Tutti i miei compagni di stregoneria, di tutte le ramificazioni di spiritismo del passato, stavano partecipando alla scena, che portò alla morte del Figlio di Dio. Tutti i miei compagni di gang, baldoria,di sbornia, di prostituzione, di ogni sorta di depravazione; tutti gridavano!
C'erano masse di ogni tipo di classi sociali e categoria, intellettuali, e tutti gridavano con odio. Mi girai di nuovo e pensai:"ma cosa centro io?". In realtà non immaginavo che anche a causa dei miei peccatati ero partecipante della morte del Figlio di Dio. Anch'io fui colpevole.
Ma quando quell'uomo si lavò le mani, [Vilma non conosce la storia di Pilato che si lavò le mani] e consegnò il colpevole nelle mani dei soldati, lo portarono in un patio, all'interno del palazzo. Gli vennero tolti i vestiti e lo legarono di spalle, come si faceva con gli schiavi anticametente.
La folla lo accerchiò e vidi un soldato che prese un flagello e iniziò a farlo volteggiare in aria… Io pensavo: "che strano...la folla applaudiva, rideva, gridava." Quel flagello non aveva una forma comune, aveva diverse cordicelle di cuoio, con all'estremità di ognuno un pezzo di ferro. Quando lo volteggiava in aria e colpiva l'uomo, gli apriva un solco nella pelle e gli strappava via la carne; quell'uomo stava per morire a momenti e la folla applaudiva. Il flagello volteggiava, era un maestro nel colpirlo con quell'arma, mentre il suo corpo tremava.
Io guardavo e pensavo: "come è possibile così tanta codardia: mille soldati forti, contro uno solo, che appariva indifeso. Lo guardavo e pensavo: "perché non si difende, perché non dice nulla". Io non sapevo che in realtà lì c'era un agnello, lì c'era una pecora che fù condotta muta al macello, di fronte ai suoi tosatori, a causa dei miei peccati. Guardavo la scena e pensavo: "perché non si difende? Perché non dice parolacce? Perché non insulta la gente? Io non sapevo che era lì per amore… per amore mio, per amore di tutti noi.
Quella scena che guardavo era insopportabile da vedere. Non era come oggi lo si vede nelle chiese, nelle raffigurazioni, nelle immagini che esistono oggi. Era pieno di ferite, ogni corpo di flagello, nella sua pelle, gli apriva un solco e gli portava via la carne.
Nessuno mi aveva mai detto le parole del Profeta…[Isaia profetizza ciò che il Cristo avrebbe sofferto(isaia54)] che fu ridotto così per le nostre iniquità. Da molto tempo io lo stavo guardando, la folla applaudiva, fischiava, rideva, gridava. I soldati lo consegnarono nelle mani del popolo… il primo che arrivò gli diede due schiaffi ( così gli fecero muovere la testa, prima a destra e poi a sinistra). I suoi occhi erano sempre chiusi e non parlava. Ed io mi domandavo: "Ma perché non si difende?" non sapevo che era punito per i miei peccati, i tuoi peccati, i nostri peccati...non c'è difesa..
Da diverso tempo la gente gli rideva in faccia, gli sputa in faccia, gli dava pugni in faccia, lo prendeva a calci. Ma di una cosa mi resi conto, di cui io sono testimone, che durante tutto il tempo del suo martirio, Gesù di Nazareth, il Figlio unigenito del Dio vivente, stava pregando per noi. Perché muoveva le labbra silenziosamente, dicendo qualcosa che io non potevo capire, ma forse in quel momento stava pregando per me, per te, per tutti noi. E mentre muoveva le labbra, il sangue scendeva dai lati della sua bocca, dalle sue narici, non erano semplicemente due tagli nel volto, il suo volto era tutto tumefatto e la gente continuava a percuoterlo, gli dava pugni, gli sputava, gli dava calci; il suo sangue si mischiava con gli sputi della gente.
Quanto diverso tempo dopo i soldati tornarono, quell'uomo era irriconoscibile, era una massa umana. Vidi i soldati che portavano un cuscino con qualcosa sopra, non era come quella cosa che si vede nell'immagine morta sulle pareti. [la corona di spine] Erano spine grandi, che si intrecciavano fra di loro. Vidi il soldato quando gli alzò il capo, i suoi occhi erano chiusi, vidi quando gli mise quella corona in testa, e colpiva per conficcargliela, colpendolo ripetutamente con un pezzo di legno, con una clava. Lui ritirava il collo, e dalla testa iniziava a scorrere il sangue, provocato dalle grandi spine.
Io guardavo e pensavo: "come può qualcuno soffrire così tanto e tacere". Il sangue gli scorreva e vedevo quando lo colpivano ripetutamente sulla testa e lui ritirava il collo… Non so come, ma all'improvviso gridai: " fermatevi! Questo è il Figlio di Dio! Non merita questa sofferenza, semmai la merito io che sono una strega". All'istante tutti si fermarono e mi guardarono. Per la prima volta quell'uomo apriì i suoi occhi e guardò dritto verso di me. Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio, mi stava guardando direttamente. Pensavo che mi avrebbe odiata, perché lo feci soffrire troppo. Tutta la scrittura è troppo breve è corta, per poter descrivere quanto ha sofferto quell'uomo.
Ma al contrario di quanto pensai , sono qui per descrivere che non ho mai visto così tanta misericordia in uno sguardo, bontà, amore, se non nello sguardo di Gesú di Nazareth. E lui mi guardava ed io ero catturata dal suo sguardo. Volevo dirgli qualcosa, ma le mie lacrime cominciarono a scorrere nei miei occhi. Mi guardava con amore quando disse: "No,Vilma, figlia mia!''. Io pensai: "allora Gesù mi conosce, mi conosce personalmente, io non sono una vegetale, non sono una cosa…". Rispose: " No, figlia mia, nessuno sarebbe in grado di sopportare tanto dolore, soltanto io". E puntava il dito sul suo corpo ferito e insanguinato e disse:"ho patito tutto questo per amore tuo". E tese la sua mano verso di me, in quell'istante io aprì gli occhi e questa visione era finita e io caddi sulle mie ginocchia.
Non avevo mai pregato, non avevo mai conosciuto la verità, Ma quando caddi sulle ginocchia sentì una pace così speciale, una vergogna per i miei peccati, per il mio passato, e feci la mia prima preghiera a Dio, fino a poco prima sconosciuto, dissi: "Dio la mia vita non vale un centesimo, ma tutto il tempo che mi resta, lo dedicherò a Tuo Figlio Gesù, perché ho compreso che lui soffrì e morì per causa mia".
Quando mi alzai dopo quella preghiera io ero una "nuova creatura". Mi guardai intorno per vedere se i demoni erano ancora lì...invece no, sentivo un benessere, una pace, così inspiegabili. Andai in cucina da mia madre che era malata di tubercolosi e le feci la prima predica della mia vita, gli dissi: " mamma, Dio esiste, Gesù è morto per me, per i miei peccati ".
Questo Dio ha cambiato la mia vita, mi ha fatto una nuova persona. Ha messo un cantico nuovo sulla mia bocca, un inno al Signore.
E questo Gesù meraviglioso ha restaurato la salute di mia madre, ha cambiato il quadro della maledizione. Quando Gesù è entrato nella mia vita, è finita la maledizione della magia nera. La maledizione di tutta la magia, magia bianca, magia nera, perché il sangue di Gesù è la nostra cura.
Io non sapevo come ringraziare Dio. Ho dato la mia vita a Lui, come dono, e Gli ho promesso: "Dovunque tu mi manderai, non importa dove, io non mi vergognerò di Te". Anche se non ho un bel passato, io non mi vergognerò di essere ancora un'altra testimone del Figlio del Dio altissimo, l'unica via che può condurre veramente l'uomo a una vita di pace".
Oggi Vilma ha dedicato la sua vita a Gesú, viaggiando predica la Parola di Gesú in tutto il mondo. Missionaria in molte missioni mondiali. Ha una famiglia che serve Dio, sposata con un Reverendo Pastore, insieme hanno cinque figli e sono membri di una chiesa cristiana a Rio.
"Ho dedicato la mia vita completamente al Vangelo del Signore Gesù Cristo. Ho l'onore e il privilegio di annunciare la Parola del Signore onnipotente. Sto viaggiando e partecipando in molti incontri a livello nazionale. Ho viaggiato per l'America del Sud, e ho visto in tutte queste nazioni, la gloria di Dio e il Suo onore. Ancora oggi, è lo stesso Gesù di anni fa, è lo stesso Gesù che ha riscattato me quella notte. Ho avuto la benedizione di partecipare a evangelizzazioni, a tante missioni, come Porte Aperte, tante missioni nel mondo. Il Signore mi ha benedetto con tanta misericordia. Ha restaurato la mia struttura familiare. Oggi io sono una felice madre di cinque figli, hanno tutti nomi biblici. Sono sposata con un pastore evangelico e siamo membri di una chiesa evangelica in Rio. Mio marito è pastore ed io sono una missionaria. Il Signore è buono ed è fedele, e ha aperto tante porte per il futuro. Stiamo anche andando in Europa, in Africa, dovunque il Re delle nazioni ci manderà. Noi non ci vergognamo del Vangelo, perché so che è la potenza di Dio per salvare tutti coloro che credono.
Che Dio possa benedirvi. Cristo Gesù, la Persona più gloriosa, il più grande amico, l'Uomo più importante, la Persona più cara. Guardate, quella mamma che tante volte ho visto piangere, quella mamma che aveva maledetto il giorno in cui sono nata, ho visto la stessa mamma dire, "Grazie a Dio che Lui mi ha dato una figlia come te!". Mio padre, che per settant'anni non ha mai creduto in niente, un giorno guardando me mi ha detto, "Figlia mia, io non ho mai creduto in nessuna religione, in nessuna storia, ma guardando te, io devo dire, esiste un Dio che trasforma le persone!". E il mio papà mi ha detto, "Presentami il tuo Dio!" Ho avuto l'onore di condurre mio padre a Dio perché anche lui fosse lavato dal sangue di Gesù. Gesù ha cambiato la mia storia. Oggi sono una serva del Dio altissimo. Anche se ho ricevuto tanti titoli di onorificenza, il titolo più grande è essere un servitore di Dio. L'onore più grande è chiamare il Dio della Bibbia, il mio Dio. È meraviglioso. Chiamare il Dio che ha creato tutte le cose, il mio Dio.
Lui è accessibile a tutte le persone. Lui è ancora con le braccia aperte, e ogni volta che mi ricordo delle sue parole, calde, amorose, eterne, che dice nel capitolo 11 del vangelo di Matteo, "Venite a me, tutti voi che siete stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete il mio giogo, imparate da me, io sono mansueto e umile di cuore, e in me voi troverete riposo per le vostre anime". Gesù è la via, non c'è un altro nome. Quello che importa è che tu puoi essere salvato. Apri il tuo cuore a Gesù, permetti a Gesù di prendere il controllo della tua vita.
Io non ho più demoni, non sono più una strega, sono oggi missionaria, missionaria dell'Evangelo di Gesù Cristo. Posso dormire e riposare in luogo sicuro, perché il salmista nei Salmi della Sua Parola dice: "il Signore è la tua protezione; non temerò di giorno e neanche di notte, perché il Signore è il mio guardiano".