Idolatria e Statue nel Cattolicesimo 1#


Scritto da Alessandro Raccuglia

Editto da Giovanni Cappello


Nel cattolicesimo l'idolatria è davvero di pratica comune, così tanto da essere completamente ignorata da credenti stessi come se fosse una cosa positiva. Concettualmente si crede che mediante una statua, l'uomo può parlare a Dio (o a chi viene raffiguato). 


Le statue possono piacere e non piacere (anche se alcune sono abbastanza inquietanti), però non tutto ciò che è buono all'occhio umano è giusto agli occhi di Dio e comunque la Parola di Dio è molto chiara su quest'argomento, Esodo 20:4-5: "4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire". 


Già nel secondo libro della Bibbia Dio dice chiaramente di non fare nessun tipo di immagine che faccia da tramite e soprattutto di non venerarla e di non servirla.


Gli idoli di allora non sono tanto diversi da quelli nostri di oggi. La conferma viene anche dal nuovo testamento, Atti 17:29: Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana." 


Siccome viviamo in Dio ed Egli vive in noi, l'apostolo Paolo ricorda che se siamo da Dio, non dobbiamo credere a nessun tipo di divinità che sia scolpita dall'immaginazione umana; che sia Gesù, la Madonna o qualsiasi "Santo".


Levitico 19,4: "Non vi rivolgete agli idoli, e non vi fate degli dèi di metallo fuso. Io sono il SIGNORE vostro Dio." 


Dio ci comanda nuovamente di non fare degli dèi di metallo fuso, il Signore oltre a ribadire il concetto, ha ben specificato addirittura i materiali! Nessun tipo di materiale giustifica questo tipo d'idolatria. 


Dio ci dice che non dobbiamo farci nessun tipo d'immagine di ciò che è soprannaturale perché ciò porta all'idolatria e si smette di adorare il Padre in spirito e verità (Giovanni 4:24: " Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità'." ).


1Corinzi 6:19-20: "Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo." 


Dio abita in noi non lo dobbiamo cercare in altre cose. 


Salmo 115: 4-7: "I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 5 Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, 6 hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, 7 hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non emette alcun suono." 


Nel cattolicesimo possiamo notare come vengono assopiti alcuni tratti della Scrittura su questo tema, quest'ultimo verso della Parola fa notare che nessun altro tipo di adorazione che non sia quella diretta al Padre è benedetta da Dio. Il Signore è stato sempre chiaro è nonostante ciò non smette di ripetere quanto sia errato compiere tali pratiche. 


Matteo 4:10: "Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"»." 


Sappiamo bene che secondo i cattolici Maria, la madre di Gesù, comunemente denominata "Madonna" e i cosiddetti "Santi" possano intercedere per Dio al punto di fare statue e immagini per onorarli, addirittura con preghiere dirette a loro, come se avessero la potenza soprannaturale onnipotente che appartiene solo a Dio.


Perché rivolgersi a Maria o ai santi per parlare con Dio? Perché non siamo degni? Nemmeno loro lo sono.


"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo (Matteo 11:28).


Gesù non disse andate da Maria o dai santi, disse venite da me; è da Lui che dobbiamo andare.


Gesù stesso cacciò Satana dichiarando che bisogna adorare solo Dio e a Lui solo bisogna rendere culto, eppure, soprattutto qua in Italia, ma non solo, ogni città ha il suo patrono, il suo "protettore": San Gennaro a Napoli, o Sant'Agata a Catania; San Francesco D'Assisi, nominato addirittura direttamente patrono d'Italia. Ma non si ferma solo al titolo, quando arriva il giorno di innalzare questi santi, si creano veri e propri culti di preghiera verso di loro, accompagnati da festeggiamenti, ma è questo quello che ha comandato Gesù? NO! Questa è pura Idolatria.




Gesù non disse semplicemente di non farlo, ma cacciò via Satana! Ebbene si, quando si rende culto a qualcuno che non sia Dio, indirettamente, si innalza Satana ed è lui che riceve preghiere ed è lui che opera al posto di Dio, visto che le persone non hanno intenzione di obbedire a Dio. 


2Co 6:16-17: “16 Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: <Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. 17 Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò…>."


I primi cristiani avrebbero provato orrore solo all’idea di mettere immagini nelle chiese e avrebbero considerato il prostrarsi e adorare come vera e propria idolatria. Questo perché la bibbia dice chiaramente che Dio è in mezzo a noi e dentro di noi e non va cercato altrove, perché altrimenti non risponderà più Dio. 


“Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria.”. “guardatevi dagl'idoli.” (1Cor. 10:14; 1Gio.5:21).


Bisogna scappare dall’idolatria, praticarla è un peccato davanti a Dio, non solo, ma è un peccato che apre le porte al mondo delle tenebre. Ci sono gravi conseguenze spirituali, tutto ciò che è soprannaturale ha una conseguenza nel naturale e se non si ascolta ciò che Dio ci consiglia di fare, Satana dominerà la nostra vita.


L'idolatria permetterà anche di non vivere delle promesse di Dio che spettano a coloro che lo seguono e, soprattutto fa perdere la vita Eterna in Cristo Gesù. Solo in Gesù vi è salvezza. Non c'è alcun altro che intercede per noi.


1Timoteo 2:5: "⁵ Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesú uomo,"


Isaia 42,8: “Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.”