Dinosauri


Oltre i ritrovamenti archeologici.

Secondo i ritrovamenti la loro estinzione è avvenuta per una grande alluvione.

I loro ritrovamenti, spesso sono stati rinvenuti ammucchiati in delle vallate. Come se una forte corrente e inondazione li avesse spinti lì. Questa è una ulteriore conferma del diluvio universale avvenuto ai tempi di Noè, dopo il ritrovamento dell'arca (vedi ritrovamento dell'arca).


La Bibbia menziona davvero i dinosauri, sebbene non impieghi mai, effettivamente, il termine "dinosauro". Invece, essa utilizza la parola ebraica "tanniyn" , la quale viene tradotta in alcuni modi diversi nelle nostre Bibbie, talvolta con "mostro marino" talaltra con "serpente". Più comunemente, essa viene tradotta con "dragone". Sembra che il tanniyn fosse una sorta di rettile gigantesco. Queste creature sono menzionate quasi trenta volte nell'Antico Testamento e si trovano sia sulla terra ferma che in acqua.


Si dice che behemoth, tradotto con "ippopotamo", è la più potente fra tutte le creature di Dio, un gigante la cui coda è paragonata a un albero di cedro (Giobbe 40:15ss). Gli elefanti e gli ippopotami hanno code sottilissime, per nulla paragonabili a un albero di cedro. Dinosauri come il brachiosauro e il diplodoco, per altro, avevano grosse code che si sarebbero potute facilmente paragonare a dei cedri.


Quasi ogni civiltà antica ha qualche genere di arte che raffigura gigantesche creature simili a rettili. I petroglifi, i manufatti e perfino le statuette di creta ritrovate in America del Nord, assomigliano alle rappresentazioni moderne dei dinosauri. Le sculture in pietra dell'America del Sud rappresentano degli uomini che cavalcano creature simili al diplodoco, e la cosa sorprendente è che recano le immagini familiari di creature simili al triceratopo, allo pterodattilo e al tirannosauro. I mosaici romani, le ceramiche mayea e le mura di cinta babilonesi, testimoniano tutti del fascino transculturale e senza limiti geografici da parte dell'uomo per queste creature


Oltre alla mole sostanziosa di prove antropiche e storiche sulla coesistenza del dinosauro e dell'uomo, esistono altre prove fisiche come le orme fossilizzate di esseri umani e dinosauri ritrovate insieme in alcuni siti dell'America del Nord e dell'Asia Centro-occidentale.

Isaia 27:1 parla del "Leviathan, l'agile serpente, il Leviathan, il serpente tortuoso, [...] mostro che è nel mare." Qualunque fosse questo mostro marino, la sua forza e la sua natura selvaggia erano ben note. 


Troviamo alcuni riferimenti al Leviathan nell'Antico Testamento. La maggior parte dei passaggi descrivono il leviathan come una creatura reale, nota alle persone (le quali, naturalmente, mantenevano le loro distanze) per reputazione se non per testimonianza diretta. Nel Salmo 104:25-26 Dio viene lodato come Creatore dell'habitat del leviathan: "Ecco il mare, grande e spazioso, che brulica di innumerevoli creature; percorrono le navi e il Leviathan che tu hai formato per scherzare in esso." Solo un Dio possente avrebbe creato sia il leviathan che un cortile tanto grande da farlo "giocare" in pace. 


In Isaia 27:1 il leviathan viene usato come simbolo dei malvagi re della terra che contrastano il popolo di Dio. Il grande potere posseduto dalle nazioni malvagie è terrificante, ma Dio assicura i Suoi figliuoli che il male, indipendentemente da quanto sia mostruoso, verrà sconfitto: "In quel giorno l'Eterno punirà con la sua spada dura, grande e forte il Leviathan, l'agile serpente, il Leviathan, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare." Il Salmo 74:14 contiene un riferimento simile alla vittoria di Dio sul leviathan; in quel salmo, si riferisce probabilmente al faraone d'Egitto. 


Giobbe 41 ci fornisce la maggior quantità di dettagli su leviathan come creatura marina reale. In quel capitolo, Dio descrive il leviathan, enfatizzando la dimensione, la forza e la brutalità dell'animale. Il leviathan non può essere legato o tenuto al guinzaglio (Giobbe 41:1, 5); la sua semplice vista è terrificante (versetto 9); è meglio tenerlo distante (versetti 8, 10). Il leviathan ha una forma aggraziata (versetto 12) ma è incredibilmente ben protetto da squame (versetti 13, 15-17). Petto e schiena sono similmente impenetrabili (versetti 15, 24). Ha denti spaventosi (versetto 14), e la morte attende chi si avvicini alle sue fauci (versetti 18-21). Persino uomini possenti sono terrificati dal leviathan (versetto 25). Nessuna spada, lancia, freccia, giavellotto, pietra, mazza o lancia può sconfiggerlo (versetti 26, 28-29). Non può essere imprigionato, perché spezza il ferro come se fosse paglia (versetto 27). Sulla terraferma, lascia una scia di solchi; nell'acqua genera profondi vortici (versetti 30-32). La descrizione biblica si conclude affermando che è lui il vero re delle bestie: "Sulla terra non c'è nulla simile a lui, che è stato fatto senza paura alcuna." (versetto 33).