Il Dr Gary Wood nel 1966 venne dichiarato clinicamente morto. Dopo un’ora torna in vita e racconta come è andato in cielo e cosa ha visto.
All’età di 18 anni Gary e sua sorella sono stati coinvolti in un gravissimo incidente stradale. La 16enne Sue, sua sorella, uscì quasi illesa, mentre Gary ebbe delle lesioni vitali gravi, come lo schiacciamento della laringe e delle corde vocali, lo strappo del naso e molte ossa rotte.
Quando i paramedici sono arrivati sul luogo dell’incidente, Gary è stato dichiarato morto sul posto. Tuttavia dopo un'ora è tornato in vita.
Gary Wood racconta che dopo l’incidente ha sentito un immenso dolore sul volto e un colpo alla laringe, subito dopo, appena morto ogni dolore era sparito.
Racconta di essere uscito dal suo corpo ed essere stato portato al cielo sotto le ali di Angeli. Mentre accadde questo i paramedici lo dichiararono morto sul colpo.
“Morire è come prendere i vestiti e metterli da parte. Ho fatto un passo fuori da questo corpo, da questa Terra e poi sono stato innalzato attraverso la parte superiore della mia auto e in un istante la mia vita appena conclusa è passata davanti ai miei occhi. Poi sono stato catturato nel vortice di una enorme nuvola a forma di imbuto che è cresciuta in luminosità. Poi gli angeli iniziarono a cantare un cantico: 'degno è l'agnello che fu immolato fin dalla creazione del mondo' ”.
Descrive il morire e salire al cielo come “estasi, pace, calma, tranquillità”. “Allora questa nube si è aperta e ho visto questo gigante satellite d’oro, sospeso nello spazio che la Bibbia chiama Cieli. Aveva dodici fondamenti, con scritti i nomi dei dodici apostoli. Aveva anche dodici porte perlate, larghe 500 miglia. Ho iniziato a camminare su una collina erbosa, l'erba superava i miei piedi in altezza, ma non c'era dove posavo i miei passi e sull'erba c'erano sparsi dei diamanti. C'era un Angelo che stava davanti in una di queste porte. Questo Angelo era alto almeno 20 metri ”.
“Aveva una spada e aveva dei bellissimi capelli d’oro ondulati. C’era anche un altro angelo all’interno della città che teneva alcuni libri nelle sue mani. C’è stato qualche scambio tra i due angeli e poi mi è stato consentito l’accesso alla città. Questo perché avevo accettato Gesù come Signore e Salvatore della mia vita”.
Continuando racconta di avere incontrato il suo migliore amico delle superiori, rimasto ucciso tempo prima in un incidente stradale; gli era stata portata via la testa. “lo riconobbi immediatamente (questo conferma che ci riconosceremo in cielo, come descritto nella Parola). È così il mio amico mi ha portato in giro nel regno dei Cieli”.
“C'era una libreria piena di libri, richieste di preghiere, la nostra crescita spirituale nel Signore, anime che noi avevamo vinto al Signore (questa è la cosa più cara a Dio). C'è un libro con scritto le persone che noi portiamo al Signore. Ho guardato dentro il libro e c'erano scritti i nomi delle persone che avevo conquistato al Signore Gesù. La cosa più emozionante è stato vedere il mio nome scritto nel libro della vita dell'Agnello di Dio. È coperto di lana, lana bianca e diceva: ' è stato pienamente pagato dal prezioso sangue di Gesù'. Quindi avevo il diritto di essere lì. Ho visto cosa accade quando uno accetta Gesù, c'è sempre una celebrazione in cielo. Ho visto un uomo accettare Gesù, come personale Signore e Salvatore e c'erano persone che stavano sedute su delle gradinate a guardare (in Ebrei 2 è scritto qualcosa del genere, che stanno guardando a cose buone, stanno incoraggiando e facendo il tifo).
“Il mio amico mi condusse a circa mille metri dalla stanza del trono di Dio. Fui attirato dalla scritta sulla parte esterna che diceva ‘Benedizioni reclamate’. Quando ho aperto la porta, con mio grande stupore ho visto gambe appese al muro, gambe reali. Ogni parte della propria anatomia era lì in quella stanza (Dio ha una stanza con delle parti del corpo, pezzi di ricambio, per ogni miracolo). Ho visto ciò che accade quando le persone pregano. Le preghiere si elevano in cielo e Gesù riceve quella preghiera. Poi da un mandato ad un Angelo che và nella stanza delle parti del corpo e prende la parte del copro e la porta immediatamente giù. A volte è istantaneo, altre volte bisogna aspettare (come Daniele nella Bibbia che dovette aspettare 21 gironi, perché c'era una battaglia fra angeli e demoni). Ho visto persone ricevere il miracolo, ma ho anche visto persone che quando l'angelo era arrivato, la persona diceva 'probabilmente non è il mio tempo'; non si era accorta che L'Angelo aveva portato la risposta. Ci sono forze demoniache che non vogliono che il miracolo arrivi a destinazione. La fede non è difficile, basta credere e se crediamo riceviamo (come scritto in Mar. 11:23-24)”.
“Ho pregato per una donna di nome Stesy, stava credendo in Dio per un miracolo, affinché ricevesse polmoni nuovi. Lei è nella professione medica e fin dalla nascita ha avuto problemi di asma. Ha udito la mia testimonianza, la parte dei "pezzi di ricambio nuovi" e così disse 'vogliono polmoni nuovi'. Così pregò e ricevette la guarigione, dei polmoni completamente nuovi.
“Sono stato mandato di nuovo in vita per dire alla gente che il Paradiso è vero, c’è una canzone da cantare, c’è una missione o viaggio da fare, c’è un libro da scrivere. Hai un unico scopo su questa terra. Gesù mi ha detto di dare un messaggio specifico, ci sarà uno spirito di ristoro che prevalerà in tutta la Terra, ci sarà un'enfasi di insegnamento specifico sulla preghiera, mi ha detto di pregare sempre. Ci sarà anche un'esplosione di miracoli, e di dire al Suo popolo di non finire nella condanna del diavolo e di non essere trovati indegni. Siete degni perché siete stati trovati lavati dal sangue prezioso dell'Agnello”.
Gary ha una sorella che non credeva nei miracoli, ma quando morì ella gridò a Dio, al nome al di sopra anche della morte, il nome di Gesù.
“Le sue urla si sentirono anche in cielo, dove eravamo io e il mio amico. Il mio amico mi disse ‘devi ritornare, lei sta usando quel nome’. E così improvvisamente fui catapultato giù nel mio corpo. I paramedici notarono in me dei segni di vita e mi portarono precipitosamente in ospedale per stabilizzarmi. Il giorno successivo fui informato delle mie condizioni gravi”.

Le radiografie parlano da sole, naso frantumato, denti caduti, mascella rotta, collo rotto, corde vocali rotte, laringe rotta.
“In ospedale sentì un canto e vidi Gesù entrare nella stanza. Molti mi chiedono se si vedesse la sua provenienza, se fosse giudeo, si lo era rispondo. Aveva la pelle scura e vedevo i segni dei chiodi nelle sue mani, dove avevano messo la corona di spine sul suo capo, aveva dei bellissimi occhi azzurri (i giudei che provengono dalla casa di Davide, sono conosciuti per avere gli occhi blu).
Si è avvicinato e sorridendomi ha messo la Sua mano sul mio collo. Durante tutto questo sentivo una canzone. Poi uscì dalla porta, ma non entrò dalla porta e non uscì per la porta, Lui è la porta”.
Le corde vocali del Dottor Wood erano completamente tagliate e la laringe schiacciata. Non c'è bisogno di un medico per capire che in tali condizioni non si può parlare. Gary è un cantante (ha anche un dottorato in musica adesso), non avrebbe mai più potuto parlare e cantare.
“L'infermiera entrò nella stanza chiedendomi come stessi quella mattina (cercava di darmi coraggio) e io alzai le mani in alto e dissi 'gloria a Dio sono stato guarito'. A quel punto all'infermiera gli cadde il vassoio dalle mani e corse a chiamare i medici. Entrarono nella stanza dicendo che non potevo parlare, era impossibile. Ma io avevo un secondo parere, il Dottor Gesù mi aveva guarito e quindi io potevo!”.
Il terapista della voce disse che era impossibile che potesse parlare e che potesse essere vivo con la laringe frantumata, perché con la laringe frantumata il cibo finisce nei polmoni e no nello stomaco, quindi si muore soffocati. La cosa sorprendente e che Gary non può parlare,dal punto di vista medico, perché le sue corde vocali sono tagliate, la sua laringe è ancora schiacciata, ma Gary parla!
Un'altra cosa straordinaria è che quando Gary canta le persone guariscono davvero, ma il diavolo cerca di impedirlo.
Gary ha anche avuto di seguito un cancro, un attacco acuto pancreatico, un cancro al pancreas, non c'erano speranze di guarire. Gli diedero un tempo limitato di sopravvivenza. Ha iniziato con la morfina ogni 5ore, dopo è passato ad ogni 2ore, addirittura è arrivato a prenderla ogni 15minuti per alleviare il dolore.
Ma non ha fatto nulla di diverso, non ha mai temuto di morire perché sapeva di avere un proposito per Dio.
Se hai una malattia terminale, ma non hai ancora compiuto il proposito di Dio, non c'è niente che possa fermarti.
Gary è rimasto fermo nella Parola, in ciò che credeva. Quando i medici gli dissero che aveva il cancro (diedero quindi un esito negativo), anziché credere ai medici, decise di credere a Dio che lo aveva guarito. È andato nella sua chiesa ed ha chiesto alla chiesa di pregare per lui e in quel momento è stato guarito.
Inoltre Gesù gli disse che quando qualcuno prega per noi, dobbiamo dire 'io credo, io ricevo'. Quando ha iniziato a dire questo alle persone, vedendo che le persone lo dicevano, ha iniziato a vedere miracoli accadere.
Come una donna coreana che si trovava nella sua chiesa, insieme ad una giovane coppia. Andò da loro per salutarli e questi gli dissero di aver sentito la sua testimonianza e di essere venuti dalla Corea per riceve guarigione per la loro madre, affetta da cancro in fase terminale e Dio la guarì miracolosamente in quel giorno.
Dio ha parlato al dottor Gary di condurre anche una vita santa. Il dottor Gary afferma che la santificazione è una cosa importante, la Bibbia dice che senza di essa non si può vedere Dio ( Ebrei 12:14: "Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore."), ma coloro che camminano nella santità riceveranno un premio e cammineranno nelle benedizioni di Dio. Coloro che invece non sceglieranno di camminare nella santificazione saranno esposti. È tempo che scartiamo e abbandoniamo ogni cosa per non essere rallentati verso il Signore. Dobbiamo quindi buttare ogni cosa che ci rallenta verso Gesù, affinché un giorno davanti a Lui possa dirci 'ben fatto'.